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L'esperienza murattiana sul trono di Napoli (1808-1815) nell'ambito del Decennio francese rappresenta un momento cruciale per le sorti del Meridione d'Italia. La svolta modernizzatrice avviata in tutta Europa a seguito delle conquiste militari francesi assunse nel Sud una caratteristica peculiare grazie alle scelte politiche di Giacchino Murat. Eppure questo processo risultò condizionato dall'equivoco che caratterizzava il rapporto tra Giacchino e Napoleone. Di quanta autonomia poteva godere lo Stato napoletano nell'ambito del sistema imperiale? Murat doveva perseguire gli interessi delle classi sociali regnicole che esigevano oltre alla libera iniziativa economica anche una decisa svolta politica oppure applicare pedissequamente le direttive che arrivavano da Parigi? Per rispondere a queste domande è necessario seguire Giacchino attraverso le testimonianze dirette, i documenti epistolari, e la storiografia, in quella cavalcata che lo porterà dall'avvento al trono, passando per i campi di battaglia, a maturare quel tradimento del fronte imperiale, preludio al triste epilogo di questa vicenda umana e politica.